Ruggiero Inchingolo & Taranta Gnawa
Featuring: NOUR EDDINE
Le influenze musicali che Ruggiero Inchingolo ha maturato attraverso la collaborazione instaurata con importanti musicisti italiani e stranieri ospitati nel Festival Suoni dal Mediterraneo da lui diretto, lo hanno portato a creare un repertorio imparentato con altre aree geografiche del Mediterraneo.
Un musicista con il quale sin da subito Ruggiero instaura una interessante collaborazione, in quanto entrambi accomunati da una musica legata alla trance e ai rituali di possessione, è Nour Eddine.
Musicista, compositore, cantante e coreografo dalle antiche origini berbere, Nour Eddine è una delle realtà di riferimento più significative della musica nordafricana in Italia. Il suo repertorio deriva da un progetto basato sul recupero della tradizione dei rituali di possessione gnawa e jahjuka di ascendenza sufi.
In questa nuova produzione, che ha avuto i suoi esordi al Festival La Notte della Taranta del 2014, Ruggiero e Nour Eddine sperimentano con il gruppo Suoni dal Mediterraneo Project (che prende il nome dal rinomato Festival) nuovi linguaggi compositivi che si contaminano con altri generi musicali, senza tralasciare brani di nuova composizione che si rifanno sia alla musica tradizionale popolare italiana che ad altre civiltà musicali, dal mondo arabo fino ai paesi dell' Europa.
Ma la parte clou dello spettacolo consiste in un dialogo tra la musica dei rituali gnawa del Sud del Marocco, praticata dai Gnawa (gruppo etnico discendente dagli schiavi neri) e quella dei rituali del tarantismo salentino.
Il dialogo avviene dapprima attraverso un confronto dove Ruggiero e il suo gruppo Suoni dal Mediterraneo Project con Nour Eddine si esprimono ognuno con il proprio linguaggio sonoro e musicale, dando origine in seguito a una intensa e proficua interazione che si prefigge di ampliare le conoscenze espressive di ognuno.
Le note più acute del violino di Ruggiero e il ritmo ossessivo del tamburello suonato da Carlo De Pascali si incontrano con gli ostinati ipnotici del guembrì e i ritmi delle Krakeb (cembali), usati nella notte della "lila" (cerimonia rituale praticata dalle antiche famiglie degli gnawa marocchini) suonate da Nour Eddine.
Questa sperimentazione musicale si prefigura come un efficace mezzo comunicativo atto a facilitare il percorso di integrazione tra culture diverse, oltre a rappresentare un valido strumento didattico, che suscita emozioni e soprattutto arricchisce le conoscenze del pubblico.
Formazione:
Ruggiero Inchingolo: violino, mandolino, fisarmonica, oud, voce
Nour Eddine: guembrì, Krakeb, darabouka, ghayta, ney
Carlo De Pascali "Canaglia": tamburello, tammorra, voce
Giuseppe Volpe: fisarmonica, voce
Alessandro Buongiorno: chitarra
Martina Zecca: voce e tamburello
Antonio Biancolillo: batteria
Video di alcune esibizioni con i suoi gruppi
Ruggiero Inchìngolo & Nour Eddine con Suoni dal Mediterraneo Project
NUOVA PRODUZIONE Taranta Gnawa (Servizio televisivo produzione "I move Puglia" Notte della Taranta 2014)
Ruggiero Inchìngolo & Suoni dal Mediterraneo Project
(Estratto - Notte della Taranta 2014)
Ruggiero Inchìngolo (omaggio a Luigi Stìfani)
Servizio televisivo - Concertone Notte di san Rocco 2015
Ruggiero Inchìngolo & Suoni dal Mediterraneo Project
(Estratto - Notte della Taranta 2014)
Ruggiero Inchìngolo & Suoni dal Mediterraneo Project
(Video integrale - Notte della Taranta 2014)
Ruggiero Inchìngolo
(Servizio televisivo produzione tour #MyPugliaExperience2014)
Ruggiero Inchìngolo & Taranta Project
Ruggiero Inchìngolo Quartet
(Prima parte)
(Seconda parte)
Ruggiero Inchìngolo & Carlo Canaglia
(Estratto - Notte della Taranta 2007)
Ruggiero Inchìngolo & Pino Zimba
Ruggiero Inchìngolo e Luigi Stìfani
Filmato illustrativo sui lavori di ricerca condotti da Inchìngolo su Luigi Stìfani
L'incontro tra Ruggiero Inchìngolo e Luigi Stìfani
Ruggiero Inchìngolo esegue le pizziche tarantate di Luigi Stìfani
Presentazione del libro: Luigi Stìfani e la Pizzica tarantata
Presentazione del CD: Le Pizziche tarantate di Luigi Stìfani
Ruggiero Inchìngolo nei memorial su Luigi Stìfani
Ruggiero Inchìngolo nel Film Latrodectus spiega la funzione del violino nei rituali di tarantismo
Opere originali, in prima assoluta
Venti di Pace - Castel del Monte - 8 settembre 2006
Stupor Mundi - Castel del Monte - 27 luglio 2007
Ruggiero Inchìngolo su Rai Radio 3
Intervistato da Felice Liperi nel programma Alza il volume
Intervistato da Daniela Basso nel programma Aladino
Ruggiero Inchìngolo su Rete 2 di Radio Svizzera Nazionale
Intervistato da Dubravko Pusek nel programma Prima e seconda pagina
Ruggiero Inchìngolo su Radio Salto Publieke Omroep di Amsterdam
Intervistato da Nello Allocca nel programma su Notte della Taranta
Ruggiero Inchìngolo - Folk Roots di Bristol (UK)
Intervistato da Elizabeth Kinder e Ian Anderson del prestigioso magazine mondiale di world Music
Ruggiero Inchìngolo sul quotidiano nazionale Avvenire
Intervistato da S.Leonetti nella rubrica Musica e Tradizioni
La Musica di Ruggiero Inchìngolo al Teatro Nazionale di Marsiglia
Capitale della Cultura Europea 2014
Il ballo del re Marcone eseguito dal gruppo Banda Municipale Balcanica
Ascolta il brano
Ruggiero Inchìngolo sulla rivista olandese Italìë vítgelícht
Articolo di Aniek Rooderkerken
BIOGRAFIA (Sintetica)
Ruggiero Inchìngolo, etnomusicologo, musicista polistrumentista, insegnante e direttore artistico. Lo strumento che lo ha fatto conoscere al grande pubblico è sicuramente il violino, i cui suoni rievocano il sentimento e la memoria del personaggio che ha svelato il volto popolare del tarantismo salentino, Luigi Stìfani.
Nel 1989, dopo un’esperienza di incontro dal valore umano inestimabile avuta con il maestro Stifani, si laurea (con lode) all'Università di Bologna con Roberto Leydi, il decano dell'Etnomusicologia moderna, con una tesi su Luigi Stifani. Ruggiero conosce Stifani a Nardò nel 1984, da cui apprende il modo di suonare le pizziche terapeutiche oltre a trascriverle e pubblicarle successivamente nel libro con CD, Luigi Stifani e la pizzica tarantata (Besa Editrice).
Dal 1995 al 2000 è stato violinista e arrangiatore nel gruppo Officina Zoè, con cui ha suonato nel pluripremiato film Sangue vivo del regista Edoardo Winspeare.
Attualmente è il depositario della tradizione del violino nel tarantismo salentino ed è stato il primo musicista che ha riproposto e divulgato con il suo violino le pizziche tarantate, apprese dal suo maestro, portandole oltre i confini regionali e nazionali.
E' stato tra gli animatori del movimento di riscoperta della pizzica, contribuendo alla sua diffusione sia con le sue esibizioni in vari festival e importanti rassegne nazionali ed europee, che con il rinomato Festival etnico internazionale Suoni dal Mediterraneo (patrocinato più volte dall'UNESCO e conclusosi nel 2012) da lui fondato e diretto per 13 anni nella sua città natale, Andria. L’evento ha ospitato più di un migliaio di artisti (italiani e stranieri) della musica popolare ed etnica fino alla world music.
Instaura collaborazioni con importanti musicisti ospitati nel suo festival: Carlos Núñez, Nour Eddine, Arto Tunçboyacıyan, Abdelly, Nass Marrakech, Les Freres Coulibaly, Ambrogio Sparagna, Alfio Antico. Durante la sua carriera artistica ha avuto modo di suonare con altri musicisti del calibro di Lucio Dalla, Mauro Pagani, Daniele Sepe, Roy Paci.
Autore, regista e interprete delle rappresentazioni Venti di pace (2006) e Stupor Mundi, il viaggio verso la conoscenza (2007), ha scritto la colonna sonora del film documentario francese Latrodectus, qui mord en cachette (2009). Ha partecipato in vari programmi televisivi e radiofonici per la RAI, la radio svizzera e la TV francese.
Alterna all'attività concertistica quella didattica. Dal 1993 dirige il Centro Studi Didattica della Musica e Tradizioni Popolari Il Giardino dei Suoni.