Aubervilliers e Saint-Denis
#WeAreinPuglia #PugliaSounds #PugliaSoundsExport
Dopo i recenti apprezzamenti per gli studi compiuti sulle musiche terapeutiche legate agli ultimi rituali di tarantismo, Ruggiero Inchingolo (etnomusicologo e musicista), invitato dal Conservatoire de Musique et Danse di Saint-Denis (Zona 2 di Parigi), venerdì 6 dicembre presenterà il suo concerto per violino e loop station, in prima assoluta, al Campus Condorcet il più grande campus universitario d’Europa nel ramo della ricerca nelle scienze umane e sociali, inaugurato ad aprile di quest’anno ad Aubervilliers, a nord di Parigi.
Il concerto, patrocinato dalla Maison des Sciences de l'Homme, dal titolo “I suoni del tarantismo: tra passato e presente” rientra nel progetto multidisciplinare che comprende anche la proiezione del film “Latrodectus, qui mord en cachette” di Jérémie Basset e Irene Gurrado, con le musiche composte dallo stesso R. Inchingolo.
IL CONCERTO PER VIOLINO SOLO E LOOP STATION
Il concerto di Ruggiero che si svolgerà il giorno 6 dicembre seguirà la proiezione del film e si concluderà con una performance, risultato di una ricerca-azione a carattere sperimentale sul tarantismo, già iniziata da Inchingolo alcuni anni fa, che si manifesta mediante la sintesi di più linguaggi espressivi: la musica, il movimento, la teatralità. Un’azione sonora che ripropone gli aspetti del tarantismo in chiave spettacolare ed unisce le musiche del passato con quelle del presente, in una sorta di continuità senza tempo.
La performance prende spunto dagli episodi di tarantismo che il maestro Luigi Stifani raccontava negli anni ’80 al suo allievo, Ruggiero. Un decennio più tardi R. Inchingolo conosce George Lapassade, autentico sostenitore di quelle musiche sperimentali del mondo giovanile. Ammaliato dalla sua concezione sulla trance come “espressione positiva nei comportamenti ritualizzati”, Ruggiero aggiunge altri significati all’interpretazione sul fenomeno, espande la sua ricerca e sperimenta nuove sonorità e modalità esecutive, dai suoni convenzionali a quelli informali, con influenti trasgressioni timbriche, senza mai trascurare gli elementi musicali primordiali che hanno reso credibile la sua ricerca.
L’evento rientra nella programmazione di Puglia Sounds Export 2019 (Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro ed è finalizzato a promuovere il sistema musicale regionale pugliese.
IL FILM “LATRODECTUS, QUI MORD EN CACHETTE”
Prima del concerto verrà presentato il film in cui interverranno l’antropologo e giornalista Brice Ahounou (direttore della famosa rassegna etnografica L'Autre et le Sacré, realizzata al Musée de l'homme di Parigi e assistente di Jean Rouch, il noto documentarista etnografico francese), Jérémie Basset (regista), Irene Gurrado (coautrice), Ruggiero Inchingolo (etnomusicologo intervistato nel film).
Realizzato nel 2008 e prodotto da Les Films du Lierre, il lungometraggio è stato girato tra Francia e Italia. Il film si incentra sui ricordi di casi di tarantismo salentino, il male causato dalla mitica taranta, raccontati da Giovanna, figlia del maestro Luigi Stifani, il violinista terapeuta che più di ogni altro ci ha permesso di capire i rituali di guarigione dei tarantati nonché informatore principale dell’etnologo Ernesto de Martino.
Il documentario si interroga sul tarantismo del passato e su cosa è il tarantismo oggi. Interessanti diventano dunque le interpretazioni rilasciate dagli esperti più qualificati di vari ambiti disciplinari che si sono interessati a questo fenomeno, come lo storico della scienza, Gino Dimitri; il decano dell’analisi istituzionale nonché psicosociologo e studioso di trance, George Lapassade, personalità centrale ed emblematica dell’Università di Parigi VIII; Ruggiero Inchingolo, allievo ed erede musicale del maestro Stifani e l’aracnologo Roberto Pepe. Vi sono, inoltre, racconti e ricerche, dagli odierni concerti neo-tradizionali in Salento fino ad alcuni estratti che riprendono i movimenti dei sofferenti durante le cure domiciliari tratte dalla storica opera cinematografica La taranta di Gianfranco Mingozzi. La serata si concluderà con un dibattito aperto al pubblico, in cui interverranno anche i protagonisti del progetto.
IL SEMINARIO E IL WORKSHOP
Il giorno successivo, sabato 7 dicembre, nella sala Bizet del Conservatorio summenzionato, istituzione da sempre sensibile alle nuove metodologie didattiche, Ruggiero terrà un seminario in cui illustrerà i suoi studi sugli strumenti musicali e sulle musiche eseguite nei rituali per la cura del tarantismo salentino dal gruppo del suo maestro, Luigi Stìfani, lo storico violinista terapeuta dei rituali del "morso" della taranta. A seguire, un workshop rivolto a tutti gli studenti del dipartimento di violino del Conservatorio, seguiti dal Maestro Marco La Rocca, in cui Ruggiero spiegherà il procedimento compositivo dell’ iterazione-variante. Inoltre, condividerà con gli stessi la sua esperienza sui processi improvvisativi della tarantella terapeutica chiamata pizzica tarantata, rendendoli protagonisti del proprio percorso creativo.
TESTO TRADOTTO
LA MAISON DES SCIENCES DE L’HOMME DE PARIS NORD ACCUEILLE LE PROJET INTERDISCIPLINAIRE “LA MUSIQUE DU TARANTISME ENTRE PASSÉ ET PRÉSENT” AVEC UN CONCERT DE RUGGIERO INCHINGOLO ET UN FILM DE JÉRÉMIE BASSET ET IRENE GURRADO
Suite aux nombreux travaux sur les musiques thérapeutiques liées aux rituels de la morsure de la Taranta, Ruggiero Inchingolo, invité du Conservatoire de Musique et Danse de Saint-Denis, présente son concert pour violon et loop station, en première au Campus Condorcet, dédié aux sciences humaines et sociales et récemment inauguré à Aubervilliers en 2019.
Le concert, institué par la Maison des Sciences de l’Homme et intitulé “La musique du tarantisme : entre passé et présent” fait partie du projet interdisciplinaire comprenant également la projection du film “Latrodectus – qui mord en cachette”, de Jérémie Basset et Irene Gurrado, dont les musiques ont été composées par le même R. Inchingolo. Le concert aura lieu à 18h30.
Avant le concert, à 17h, sera présenté le long-métrage documentaire mentionné ci-dessus où interviendront l’anthropologue et journaliste Brice Ahounou (assistant de Jean Rouch et animateurs des mercredi ethnographiques “L'Autre et le Sacré”, du Musée de l'homme), Jérémie Basset (réalisateur), Irene Gurrado (co-auteur du film) et Ruggiero Inchingolo (ethnomusicologue interviewé dans le film).
Achevé en 2009 et produit par Les Films du Lierre, le film a été tourné entre l'Italie et la France. Le film interroge la mémoire des rituels domiciliaires effectués par des personnes qui souffraient de tarantisme du Salento (le mal causé par la morsure de la mythique Taranta). Les récits sont ceux de Giovanna, fille du thérapeute musicien Luigi Stifani. Ce dernier, violoniste guérisseur dans les rituels de guérison des tarantati, a aussi été l’informateur principal de l'historien et ethnologue Ernesto de Martino qui dans les années 60 avait étudié et observé ce phénomène rendu célèbre dans son livre intitulé “La Terre du remords”.
Le documentaire s’interroge sur le tarantisme du passé et sur ce qu’il est devenu aujourd’hui. Les experts les plus qualifiés de diverses disciplines y expriment leurs interprétations, comme l’historien des religions Gino Dimitri ; le psycho-sociologue George Lapassade (professeur émérite et emblématique de l’Université de Paris VIII), l’élève du maestro Stifani Ruggiero Inchingolo, et l’arachnologue Roberto Pepe.
Récits et recherches s’alternent, entre concerts contemporains néo-traditionnels du Salento et extraits du seul documentaire ethnographique La Taranta (de Gianfranco Mingozzi, 1961), reprenant les sursauts des souffrants durant les cures domiciliaires.
Le concert pour violion seul de Ruggiero Inchingolo suivra la projection du film et se terminera par une performance résultant d’une recherche-action à caractère expérimental sur le tarantisme, à mi-chemin entre musique, mouvement et théâtralité. Une action sonore qui repropose des aspects du tarantisme transposés dans le spectacle, revisitant les musiques issues du répertoire traditionnel dans un contexte moderne.
La performance s'inspire de l'héritage musical que le violoniste guérisseur Luigi Stifani a laissé à son élève Ruggiero Inchingolo dans les années 1980. Une décennie plus tard celui-ci fait la connaissance de Georges Lapassade, figure emblématique et incontournable de l'Université de St Denis, qui avait expérimenté dans les année 1980 la contamination de la musique traditionnelle du tarentisme avec des formes de théâtre. Georges Lapassade avait relancé l'intérêt sur le pouvoir de la musique et des états modifiés de consciences en propulsant les artistes dans de nouvelles expérimentations et mélanges d’influences musicales dans le Salento.
Sur les traces de Georges Lapassade, Ruggiero Inchingolo expérimente aujourd'hui de nouvelles sonorité et modalités exécutives, entre sons conventionnels et informels, avec de puissantes transgressions de timbres, sans jamais négliger les éléments musicaux primordiaux qui ont rendu crédible sa recherche.
La soirée se terminera à 19h, avec un temps d’échange avec le public, où interviendront des protagonistes du projet.
L’événement fait aussi partie de la programmation de Puglia Sounds Export 2019, mis en place par la Région des Pouilles afin de promouvoir le système musical régional des Pouilles.
LEGGI IL PROGRAMMA