Latrodectus - che morde di nascosto
Una recente ricerca sulle radici del "morso nascosto" della mitica taranta
Originalissimo per il suo taglio scientifico ma con preziosi riferimenti alla tradizione orale, il lungometraggio di Jeremie Basset e Irene Gurrado, con le musiche originali di Ruggiero Inchingolo, è stato girato tra Francia e Italia.
Il film si impernia sui ricordi di casi di tarantismo salentino raccontati da Giovanna, figlia del maestro Luigi Stifani, il violinista terapeuta che più di ogni altro ci ha permesso di capire i rituali di guarigione dei tarantati (coloro che, secondo la tradizione, si consideravano morsi dal ragno e si liberavano dal veleno del ragno attraverso il ballo) nonché informatore principale dell’etnologo Ernesto de Martino, di cui si possono vedere alcune suggestive immagini filmate alla fine degli anni '50 dalla troupe da lui guidata. Il film si interroga sui vari aspetti che compongono il fenomeno del tarantismo salentino e mostra interessanti interpretazioni rilasciate dagli esperti più qualificati di vari ambiti disciplinari che si sono interessati a questo fenomeno, come lo storico Gino Dimitri, il decano dell’analisi istituzionale nonché psicosogiologo e studioso di trance, George Lapassade dell’Università di Parigi VIII, l’etnomusicologo Ruggiero Inchingolo (che dal maestro Stifani ha ereditato il modo di suonare gli strumenti ed ha analizzato e trascritto le musiche legate ai rituali di guarigione dei tarantati) e l’aracnologo Roberto Pepe. Vi sono, inoltre, racconti, ricerche e interiorità, dagli odierni concerti neo-tradizionali in Salento fino alla "pizzica" più antica, ballata durante la cura rituale del morso della mitica “taranta”.
Tra questi diversi approcci, in sottofondo si delinea come una sensazione di "assenza al mondo" ravvivando il ricordo e il vuoto di altri "modi di essere" sepolti in sé. Dopo due importanti proiezioni al Festival Cine Video Psydi Lorquin (Francia) e all’Università VIII di Parigi, il film documentario “Latrodectus:che morde di nascosto” continua a ricevere gli applausi entusiasti del pubblico. Il film è stato proiettato Mercoledi 21 luglio 2010 ed ha chiuso con successo di critica e di pubblico, dopo un interessante dibattito, di fronte a una sala gremita di gente, la rassegna cinematografica dedicata ai film etnografici intitolata "l'autre et le sacré" presso il Palais de la Porte Dorée “A la Cité Nationale de l’Histoire de l’Immigration” di Parigi, diretta da Brice Haounou, allievo e assistente del noto antropologo e documentarista etnografico francese, Jean Rouch.