Dai 17 ai 19 anni scrivo le musiche di 2 rappresentazioni teatrali in vernacolo andriese, occupandomi della parte musicale in una compagnia di teatro. Seguono, subito dopo, 50 concerti in tutta la Puglia. Oltre alla musica popolare nostrana mi appassiono alla cultura del blues rurale e ascolto tutti i nastri dei vecchi bluesman del delta del Mississippi che hanno fatto la storia del blues. Determinante per le mie scelte future è stata la conoscenza con il chitarrista blues e musicologo Francis Kuipers e il fisarmonicista Antonello Salis che mi hanno spinto a conoscere meglio la storia del folk anglo-americano oltre ad approfondire la tecnica del flat-picking sulla chitarra acustica. A 20 anni mi trasferisco a Bologna per frequentare il DAMS (Musica) all’Università. Parallelamente agli studi, iniziano le mie prime esperienze musicali con l’oud (liuto arabo) senza mai tralasciare lo studio del violino con il mio terzo maestro, Mario Sinagra. Nell’ambito del DAMS comincio a frequentare vari musicisti di diversa estrazione musicale, tra cui due noti polistrumentisti e ricercatori di musica antica e popolare, Stefano Albarello e Fabio Tricomi. Alterno agli studi classici di violino quelli sul blue grass del Kentucky, sul fiddle tunes irlandese e sul repertorio dei balli staccati dell’appennino tosco-emiliano.
Suono anche musica popolare con i suonatori di cornamusa Franco Calanca e Maurizio Serafini. Insieme a Salvatore De Siena, attualmente leader del Parto delle Nuvole Pesanti, con fisarmonica e tamburello partecipo a diverse edizioni del carnevale di Venezia. All’Università di Bologna frequento le lezioni di varie discipline, tra cui quelle di Etnomusicologia con Roberto Leydi e di Teoria, Armonia e Contrappunto con due grandi compositori di musica contemporanea, Aldo Clementi e Franco Donatoni. Nello stesso periodo mi capita di suonare anche con Lucio Dalla. Dal 1985 in poi comincio ad intervistare il Maestro Luigi Stifani e al contempo ad apprendere la sua tecnica violinistica. Dal 1989 al 1991 suono la fisarmonica con un gruppo eseguendo il repertorio della “filuzzi bolognese” (liscio locale) in varie sagre, feste popolari e balere della provincia di Bologna e Modena.