Dall’età di 8 anni fino ai 14 ho allietato con la fisarmonica e la chitarra le feste di famiglia nei casolari di campagna, feste di carnevale, feste di compleanno, incontri parrocchiali, saggi scolastici, oratori estivi, a volte negli ospedali e in tanti altri luoghi dove la gente mi invitava a suonare. Durante le vacanze estive in Abruzzo, dai miei parenti, ascolto i saltarelli e i canti popolari a più voci nelle sagre di paese e durante le feste di famiglia in campagna. Ed è proprio lì che mi accorgo di amare veramente questo tipo di musica e il clima che vi si crea intorno. Con la mia fisarmonica cerco di imparare meglio stando vicino ai suonatori più esperti che si trovavano tra gli invitati, tra cui compare anche il musicista romano Marco Piacente, cugino di mia zia, (compositore di musica sacra e di canzoni, tra cui “semo gente de borgata” un successo sanremese del 1972 entrato ormai nel repertorio delle canzoni romane) che con la sua fisarmonica e la sua voce guidava i canti polifonici del repertorio popolare abruzzese. Queste esperienze influenzeranno i miei sentimenti e segneranno l’inizio della mia avventura nella musica popolare. A 15 anni comincio a studiare il violino, dapprima con un barbiere, Domenico Verdi, ed in seguito con due maestri di Conservatorio, Franco Cristofoli e Mario Sinagra. Contemporaneamente suono la chitarra e l’armonica e comincio a scrivere i miei primi brani musicali.